Lo scenario è bello da mozzare il fiato, l’esibizione è coinvolgente, spettacolare, trionfale e l’evento è tra i più attesi e noti del Bel Paese e della sua Toscana …
A Viareggio il Carnevale sfila sullo sfondo della sua bella via del mare, quello d’inverno, in un tripudio di maschere e creazioni oniriche che per quattro domeniche consecutive fanno della Passeggiata il centro gravitazionale di grandi festeggiamenti corredati da spettacoli pirotecnici, veglioni, rassegne e dalla tradizionale sfilata dei carri allegorici.
Sono tra i più grandi del mondo, sono animati da ingegnosi meccanismi e accompagnati dalla musica e dalle coreografie di centinaia di comparse in maschera …
Il carnevale a Viareggio è un teatro che viaggia e si muove, che danza e che ammalia, che stupisce nella grandiosità dei suoi “giganti di cartapesta” alti oltre venti metri e larghi almeno dodici, quadri di una satira che ritrae le più estrose caricature dei personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo, volti “prescelti” e messi alla berlina dell’ironia per raccontare i sofismi e le contraddizioni che caratterizzano il contesto ora politico e ora sociale del Bel Paese.
Queste possenti creazioni nascono grazie all’operosità e all’ingegno creativo di oltre una ventina di corporazioni artigiane nelle quali operano i cosiddetti “carristi”, autentici Maestri che fanno della cartapesta la materia prima di originali e grandiose sculture allegoriche.
Un evento, una tradizione ed un’attività artigiana che fa del Carnevale di Viareggio una manifestazione mondana e di contenuto insieme, così come concepita da oltre 144 anni…
Da quel lontano 1873 quando un gruppo di giovani borghesi, habitué del caffè del Casinò, pensarono a tavolino ad un fantasioso corteo di carrozze e maschere da far sfilare lungo tutto il viale del mare… così da poter rappresentare nello scherzo della maschera la verità di un malcontento spesso legato alle contraddizioni del tempo e di quelle istituzioni politiche e sociali di cui si può raccontarne il difetto anche dietro la smorfia di un sorriso mascherato.
Viareggio
Il tesoro della Versilia
Per apprezzare fino in fondo le peculiarità che rendono la cittadina di Viareggio unica, è importante conoscere le ricchezze che l’intero territorio versiliano da secoli conserva, sia a livello di materie prime sia di produzioni artigianali. Oltre al marmo, simbolo dell’attività produttiva locale con particolare riferimento alla località di Pietrasanta, il sottosuolo della Versilia è infatti ricco anche di minerali ferrosi che, dovendo soddisfare una domanda di utensili per lavorare la pietra, hanno portato alla sviluppo di una forte tradizione nelle ferriere.
Da qui hanno preso il via diverse lavorazioni artigiane di grande impronta artistica, quali: la fusione in bronzo, il mosaico, l’intarsio, la stamperia d’arte, la lavorazione del ferro, la ceramica e l’oreficeria che, unite alla scultura della creta e alla formatura, arrivano a costituire una varietà di applicazioni davvero singolare. Nel comune di Seravezza, a pochi chilometri da Viareggio, si trova il Museo del Lavoro - ospitato all’interno del Palazzo Mediceo -, che offre la possibilità di approfondire la vocazione alla valorizzazione artistica propria di questi luoghi.
Le tracce del sottosuolo
Si può dunque tracciare un filo che collega questo patrimonio territoriale alla tradizione nella cantieristica navale che storicamente caratterizza Viareggio: è possibile farne esperienza diretta non soltanto passeggiando sul molo per ammirare il volto più turistico della città, ma anche tra le mura del Museo della Marineria “Alberto Gianni”, ospitato nell’ex-mercato del pesce. Anche se in maniera differente, tra le stanze di Villa Argentina, le cui facciate vennero arricchite dalle ceramiche di Gallileo Chini prodotte dalle fornaci di Borgo San Lorenzo, si percepisce chiaramente l’appartenenza a una tradizione più ampia, l’espressione di un territorio che si fa arte.
Rivivere la tradizione
Messo da parte l’aspetto più folcloristico, anche lo storico Carnevale di Viareggio con i suoi carri maestosi si presenta come una delle sfaccettature di questa attitudine a rendere le risorse espressioni artistiche: attraverso il Museo del Carnevale, ma soprattutto addentrandosi nella Cittadella si può toccare con mano l’alta maestria degli artigiani a lavoro con la cartapesta ma anche scenografi, sarti, esperti di robotica. Qui sono riunite le professionalità più diverse che al tempo stesso rivivono il passato e raccontano il contemporaneo, unite da un unico scopo di bellezza, che però passa ancora dalle mani dalla tradizione.