Longi

Longi è un piccolo paese facente parte del Parco dei Nebrodi, denominato uno dei “quattru paisi di li funci” insieme a Mirto, Frazzanò e Galati Mamertino.

Si tratta di borghi rurali antichi, immersi nell’area protetta più grande dell’intera regione che tratteggiano un percorso artigianale differente rispetto alle aree costiere che nel tempo sono diventate il simbolo della Trinacria, in Italia e all’estero. Si potrebbe affermare che il territorio montuoso ha in qualche modo conservato delle lavorazioni arcaiche, mantenendole più fedeli a un modello originario, preservandole da mutamenti ma anche da evoluzioni.

Se in passato questa rete di paesi è stata un polo produttivo molto importante per la seta con la coltura del gelso, a cui veniva poi affiancata la canna da zucchero, le attività manifatturiere che sono perdurate più a lungo sono quella del ferro battuto e della ceramica, che oggi vedono però i loro centri nevralgici sulla costa, rispettivamente a San Fratello e a Santo Stefano di Camastra, sempre nella provincia messinese. 

Tuttavia a Mirto è presente un interessante Museo del costume e della moda siciliana che custodisce oltre millecinquecento abiti, testimoniando l’importanza che il tessile ha avuto per la Sicilia. Se si capita in questo borgo non si può poi tralasciare il Giardino del Colapesce, un estroso luogo-ricordo legato al personaggio di Toni Librizzi che ospita, tra i numerosi cimeli, anche una statua dedicata a Colapesce, personaggio mitico originario di questo paese, di grande impatto per l’identità culturale dell’intera isola.

La produzione che è rimasta la più caratteristica nel tempo è però quella relativa al territorio in senso stretto: si tratta infatti di una zona ricca di attrazioni naturali, di percorsi, di spazi incontaminati. Legato indissolubilmente a questo contesto, è il settore dei prodotti alimentari, alcuni dei quali rappresentano eccellenze territoriali molto pregiate e molto caratteristiche che derminano ancora oggi il maggiore successo produttivo di questi paesi dell’entroterra: il maialino nero dei Nebrodi da cui vengono derivati salumi; l’olio Valdemone Dop; le nocciole; i formaggi come il canestrato o il maiorchino sono solo alcuni dei nomi caratteristici del panorama agroalimentare locale.