Accademia Carrara

Il conte Giacomo Carrara, ispirandosi al principio illuminista della diffusione della cultura nella società, favorì la realizzazione di una scuola di belle arti associata ad una pinacoteca. 

Una prestigiosa istituzione che anche dopo la morte del nobile bergamasco crebbe rapidamente fino alla costruzione di una propria sede: e così dal 1810 uno splendido palazzo dal raffinato gusto neoclassico si è fatto custode dei grandi nomi della storia dell’arte compresi tra il XV e il XIX secolo. 

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Un autentico viaggio nella storia dell’arte italiana, tra le suggestioni visive della pittura e la plasticità tridimensionale della scultura, dal tardo gotico all’Ottocento, attraversando ventotto sale e incantandosi dinnanzi ad oltre seicento opere: a rapire lo sguardo bramoso d’arte sono inizialmente i tratti di Lorenzo Lotto e del Pisanello poi, stanza dopo stanza, seguono le meraviglie di Giovanni Bellini, del Botticelli, di Raffaello, Tiziano, Fra Galgario, Tiepolo, Canaletto e Piccio ma anche Antonello da Messina e Donatello fino ad arrendersi dinnanzi alla Madonna col Bambino di Andrea Mantegna. 

Un excursus che può togliere il fiato e che diventa ancora più suggestivo nel momento in cui l’occhio attento e intenditore percepisce di trovarsi dinnanzi alla nudità delle tele e quindi in un rapporto vivo e diretto con l’artista e la sua opera; suggestioni emotive che in alcune sale vengono intensificate dal colore scuro delle pareti, muri neri che esaltano e risaltano gli effetti e la grandiosità delle opere; così anche nella sala della scultura, dove i basamenti delle opere esposte sono per metà a specchio, favorendo un notevole effetto ottico. 

Suggestioni autentiche che solo nei luoghi italici dedicati alla magnificenza dell’arte è possibile assaporare.

Il Territorio
Bergamo

Non si può fotografare Bergamo contando su un unico scatto panoramico, ne servono almeno due: il primo per catturare dal basso gli scorci storici della Città Alta, cinta tra le sue mura medievali e le sue case antiche; il secondo azionato invece dall’alto per focalizzare la Città Bassa, di moderna bellezza e dall’aspetto elegante e raffinato. 

Due istantanee, dunque, per due differenti volti di un’unica città, entrambi valorizzati nel loro contrapporsi: risalire tra le scalinate per raggiungere la parte alta ed entrare nelle vecchie mura (o attraversarle con la funicolare) ci sorprenderà grazie al fascino di storiche prospettive,, mentre il ridiscendere verso il basso toglierà il fiato su un panorama caratterizzato dalla serenità della sua armonia compositiva. 

Bergamo è alta e bassa, nell’insieme una meraviglia squisitamente italica, una miscellanea di storia, arte, musica e paesaggio: nasce romana, si sviluppa nel Medioevo e prospera soprattutto sotto il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia, all’insegna di un crescente benessere e sviluppo economico; una prosperità che ha lasciato il segno nei monumenti, nei palazzi, nelle chiese e nelle piazze, ben conservati e che non si è mai arresa, soprattutto nella città bassa, centro delle attività produttive, dove il benessere economico non è mai stato all’ombra del vigore di storia ed arte, tanto che è proprio a Bergamo che nacque il villaggio di Crespi d’Adda, l’unico esempio di archeologia industriale riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. 

Gli scatti di Bergamo sono anche diapositive che raccontano i capolavori di musica ed arte che contraddistinguono la vivacità culturale di questa città: così le immagini possono rievocare celebri musicalità, come quella di Gaetano Donizzetti tra i più grandi operisti dell’Ottocento, la cui storia si può ripercorrere visitando il Museo Donizzettiano o la sua casa natale in Bergamo alta, o il teatro cittadino a lui intitolato e dove, in ogni stagione, si applaudono i suoi successi. 

Gli scatti diventano invece artistici nelle sale dell’Accademia Carrara, la pinacoteca che ospita una delle collezioni di opere del Rinascimento Italiano tra le più importanti d’Europa e dove è possibile ammirare maestri come Botticelli, Mantegna, Bellini e Raffaello. 

A Bergamo Alta le vie dell'arte si intrecciano a quelle della storia: circondata dalle mura con la sua atmosfera medievale, custodisce, tra le strette vie ciottolate, antichi resti romani, chiese rinascimentali, palazzi settecenteschi e facciate neoclassiche che impreziosiscono la celebre Piazza Vecchia; una suggestiva passeggiata che consentirà di catturare gli scorci architettonici del Duomo, della Basilica di Santa Maria Maggiore, del Palazzo della Ragione, del Castello di Cavernago, del Battistero o della Cappella Colleoni. Scatti, angolature, prospettive sempre diverse ma che testimoniano l’autenticità di una bellezza ancora squisitamente italica.

(Continua)