Basilica di San Domenico

Domina il profilo della città fin nella lontananza, si staglia nel paesaggio perugino con la nitidezza e l’imponenza della sua struttura squadrata mentre delinea, con contorni di fascino, arte e storia, la purezza di un panorama quasi immobile, come fosse parte integrante di un suggestivo dipinto: la Basilica di San Domenico è il più grande edificio religioso di tutta l’Umbria, imponenti sono le dimensioni e l’architettura e altrettanto elevato è il valore dei tesori in essa, un tempo, custoditi. 

L’imponente facciata della chiesa si apre al sommo di una scalinata a doppia rampa ed è ornata da un portale di epoca cinquecentesca. 

Entrando, l’animo pare chetarsi ad un solenne senso d’immenso e austerità: è uno spazio che si dispone in 96 metri di lunghezza, tra le navate 30 sono i metri di larghezza e di altri 30 metri è l’altezza delle volte; una solennità contrastata solo dal gotico fiorito della delicata vetrata absidale, datata 1411, il cui finestrone, alto 23 metri e largo 8,5 è il più grande dell’epoca dopo quello del duomo di Milano. 

Suggestive e ricche di fascino sono poi le “soffitte di San Domenico” ricavate nell’intercapedine tra il tetto e le volte della chiesa come una sorta di architettura celata dalla quale si può contemplare la chiesa dall’alto e salire fino al campanile. 

Nel transetto sinistro si rivela l’autenticità di uno dei più pregiati strumenti del XVII secolo, uno dei pochi organi seicenteschi ancora presenti in Umbria, secondo per dimensioni solo a quello che si trova nel Duomo di Orvieto e di indiscussa qualità: se ne conserva la cassa e la facciata mentre l’interno è una ricostruzione ottocentesca. 

Quanto resta nelle cappelle è solo una piccola parte del patrimonio artistico un tempo conservato e andato poi depredato nel corso della storia: restano tuttavia molti dipinti e il monumento funebre di Papa Benedetto XI morto a Perugia nel 1404.

Il Territorio
Perugia

Perugia e il suo incanto… 

Di una città, del suo borgo, di un tempo storico scolpito nella grandiosità dell’arte e della cultura, di un paesaggio naturalistico che si perde tra le sfumature di una bellezza squisitamente italica dominando dai suoi colli quello che è il cuore centrale dell’Italia, in un suggestivo palpitare di sconfinate radure nella Valle del Tevere. 

Perugia è l’incanto di un’acropoli incastonata sulle alture di un colle, cinta dalle antiche mura difensive etrusche e medievali che ne trattengono le sospensioni di un’atmosfera d’altri tempi restituendola nei colori caldi dei suoi marmi e delle sue pietre, nei suoi maestosi palazzi e nelle sue colonne, nei suoi archi e nelle sue porte, nei suoi percorsi che offrono meravigliosi scorci aprendosi tra i viottoli scoscesi di un autentico borgo trecentesco. 

Perugia è l’incanto suscitato in preziose tracce di storia che la raccontano etrusca, romana e medioevale, pietre di un passato miliare catturato nei resti archeologici a partire dal VI secolo a.C. o nelle pavimentazioni stradali di epoca romana così come nel foro, nelle cisterne e, fuori porta Marzia, nelle terme o nel presunto mausoleo sotto il campanile della basilica perugina di San Pietro. 

Ma è all’interno delle sue cinte murarie che si svela l’incanto di una Perugia ancora antica e scrigno di tesori e monumenti dalla bellezza impareggiabile, tessere di un mosaico storico che si accostano in un intrigo di civiltà e culture e che disegnano gli stili e le meraviglie di un borgo medievale che affascina per la sua sorprendente delicatezza: entro le mura esterne, rimaste intatte per alcuni chilometri, si incontrano diverse porte, come il Cassero di Porta Sant’Angelo, poi in un più fitto addentrarsi si scopre la cinta etrusca caratterizzata dai suoi enormi massi di costruzione; dentro le mura medievali è la Basilica gotica di San Domenico che conserva preziose statue ed opere di artisti locali mentre il chiostro ed il convento accolgono i tesori del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria. 

Rapisce anche l’antica Sopramuro, l’odierna piazza Matteotti con il quattrocentesco Palazzo dell’Università Vecchia e il Palazzo del Capitano del Popolo al cui lato si apre una delle più importanti piazze d’Italia, Piazza IV Novembre con al centro il capolavoro scultoreo di Giovanni e Nicola Pisano, la Fontana Maggiore. 

Qui Perugia si magnifica ancora nel complesso che comprende il Palazzo dei Priori, eretto tra il XIII e il XIV secolo e sede della Galleria Nazionale dell’Umbria: corridoi artistici nei quali si incontrano le meraviglie affrescate del Maestro di San Francesco e di Duccio di Buoninsegna, la Madonna con Bambino di Gentile da Fabriano, il Pollittico di Piero della Francesca con la vertiginosa sua Annunciazione; e poi ancora il Beato Angelico con il suo Pollittico di San Domenico e la meravigliosa Annunciazione con San Luca di Benedetto Bonfigli. 

Con gli occhi ancora pieni di queste meraviglie si può tornare all’aperto per ammirare la Cattedrale di San Lorenzo con una delle facciate rivolte su Piazza IV Novembre laddove è presente il Pulpito di San Bernardino dal quale lo stesso Santo evangelizzò. 

Di nuovo fuori è, dunque, di nuovo incanto, quello di una Perugia che palpita nel centro di un cuore italico con la magnificente bellezza di una storia artistica, storica e culturale ancora grandiosamente viva.

(Continua)