Fontana dell’Amenano

Fu costruita nel 1867, la mano artistica è quella del maestro napoletano Tito Angelini che la volle nella purezza del suo marmo di Carrara. L’artista vi rappresentò il fiume Amenano come un giovane marmoreo che tiene una cornucopia dalla quale fuoriesce dell’acqua alimentata dallo stesso Amenano che, prima di giungere alla fonte, scorre per alcuni dei principali monumenti di epoca romana (il Teatro e le Terme della Rotonda). 

Il getto d’acqua della fontana scende sospinto dalla vasca superiore dando vita ad un effetto cascata che vede defluire il fiotto d’acqua nelle movenze e nelle trasparenze di un velo continuo: è "l’acqua a linzolu", come la denominano i catanesi riferendosi appunto a quel lenzuolo d’acqua che, dalla fonte, si riversa nel sottostante fiume dell’Amenano a sua volta meraviglia e mistero di un’affascinante Catania sotterranea.

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Il Territorio
Catania

Catania, gemma della Sicilia orientale, è una città che si mostra in diverse sfaccettature, offrendo suggestioni di paesaggio e tracce di una storia che ha respirato, per ben ventotto secoli, gli influssi di molte dominazioni: è stata greca, romana, araba, normanna, sveva, angioina, aragonese e spagnola, tutti capitoli di un passato che ha lasciato le sue tracce artistiche nelle linee architettoniche di palazzi, chiese e monumenti. 

Una storia di forte dominazione, mitigata da una terra che si è saputa prestare ad essere luogo d’incontro di popoli e culture, aperta e tollerante, portatrice di un’identità sempre difesa e soprattutto capace di rinascere alla storia così come al predominio di una natura tanto generosa quanto brusca e sconvolgente: alto, imponente, silenzioso, con la vetta spezzata da una grande bocca di fuoco, l’Etna (Patrimonio Unesco dal 2013) è il vulcano che domina e plasma l’intero paesaggio catanese, ne disegna i contorni, offre la sua terra lavica per raccoglierne frutti dai giardini di agrumeti e vigneti, e poi ancora dai fitti boschi di noccioli, castagni, querce, pini e faggi. 

Un crescendo di meraviglie naturalistiche dalla valle fino alla cima, dove lo sguardo può finalmente scivolare libero verso la fascia costiera ionica, tra spiagge ghiaiose, piccole baie, faraglioni e rocce eruttive mentre, a Catania, si ricostruisce il suo centro urbano tra grandi piazze, larghe strade e il patrimonio storico ed artistico di una città barocca, ridisegnata, dopo il 1693, da illustri architetti in un fervore di arte e magnificenza che ne hanno fatto il simbolo di una autentica rinascita.

(Continua)