La Passeggiata di Viareggio

I chilometri sono tre e si percorrono tutti a passo inebriato ora perché incantati dalle suggestioni panoramiche dell’azzurro del Tirreno ora perché rapiti dalle deliziose sorprese manieristiche delle architetture in stile Liberty o Decò

Così è se vi accade di percorrere la Passeggiata di Viareggio, il lungomare di questo meraviglioso tratto della costa versiliese che offre al viaggiatore un’esperienza a dir poco unica nel suo essere insieme artistica e paesaggistica.

Lungo la Passeggiata, arte e stile si lasciano ammirare nella bellezza architettonica di graziosi villini, degli storici caffè, degli chalet di stabilimenti balneari e degli hotel, ciascuno espressione di quell’eleganza decorativa propria dell’Art Nouveau fatta di linee dolci e sinuose, armoniose o tipicamente floreali.

Ma accanto alle morbide forme dello Stile Liberty, nella Passeggiata, si incontrano ancora altre architetture, altri negozi, altri caffè che, ora, si lasciano ammirare per lo stile energico e mondano dell’Art Decò laddove la geometria delle strutture è più netta e simmetrica, la figura è plastica e la forma squisitamente classica.

È in questa oscillazione architettonica tra DecòLiberty che lo sguardo viene quindi catturato da una vivacità di forme che dal gusto neoclassicheggiante del Cinema Savoia rimandano al tocco liberty dei Magazzini Duilio 48 per poi tornare all’art decò del Bagno Balena e nuovamente al liberty delle decorazioni di Galileo Chini che ne definiscono il gran Caffè Margherita nel quale soleva accomodarsi Giacomo Puccini. 

Tra le architetture della Passeggiata si incastrano, a intervalli, gli scorci paesaggistici che rimandano ad una suggestiva vista mare: il litorale tirrenico si lascia ammirare nella bellezza di una costa “abitata” da storici stabilimenti balneari, regalando suggestivi tramonti sul mare e piacevoli passeggiate che inoltrano fino al lungo molo tra ormeggi di barche e il loro dondolio sulle calme onde di un canale.

Il Territorio
Viareggio

Viareggio

Il tesoro della Versilia

Per apprezzare fino in fondo le peculiarità che rendono la cittadina di Viareggio unica, è importante conoscere le ricchezze che l’intero territorio versiliano da secoli conserva, sia a livello di materie prime sia di produzioni artigianali. Oltre al marmo, simbolo dell’attività produttiva locale con particolare riferimento alla località di Pietrasanta, il sottosuolo della Versilia è infatti ricco anche di minerali ferrosi che, dovendo soddisfare una domanda di utensili per lavorare la pietra, hanno portato alla sviluppo di una forte tradizione nelle ferriere.

Da qui hanno preso il via diverse lavorazioni artigiane di grande impronta artistica, quali: la fusione in bronzo, il mosaico, l’intarsio, la stamperia d’arte, la lavorazione del ferro, la ceramica e l’oreficeria che, unite alla scultura della creta e alla formatura, arrivano a costituire una varietà di applicazioni davvero singolare. Nel comune di Seravezza, a pochi chilometri da Viareggio, si trova il Museo del Lavoro - ospitato all’interno del Palazzo Mediceo -, che offre la possibilità di approfondire la vocazione alla valorizzazione artistica propria di questi luoghi.

Le tracce del sottosuolo

Si può dunque tracciare un filo che collega questo patrimonio territoriale alla tradizione nella cantieristica navale che storicamente caratterizza Viareggio: è possibile farne esperienza diretta non soltanto passeggiando sul molo per ammirare il volto più turistico della città, ma anche tra le mura del Museo della Marineria “Alberto Gianni”, ospitato nell’ex-mercato del pesce. Anche se in maniera differente, tra le stanze di Villa Argentina, le cui facciate vennero arricchite dalle ceramiche di Gallileo Chini prodotte dalle fornaci di Borgo San Lorenzo, si percepisce chiaramente l’appartenenza a una tradizione più ampia, l’espressione di un territorio che si fa arte.

Rivivere la tradizione

Messo da parte l’aspetto più folcloristico, anche lo storico Carnevale di Viareggio con i suoi carri maestosi si presenta come una delle sfaccettature di questa attitudine a rendere le risorse espressioni artistiche: attraverso il Museo del Carnevale, ma soprattutto addentrandosi nella Cittadella si può toccare con mano l’alta maestria degli artigiani a lavoro con la cartapesta ma anche scenografi, sarti, esperti di robotica. Qui sono riunite le professionalità più diverse che al tempo stesso rivivono il passato e raccontano il contemporaneo, unite da un unico scopo di bellezza, che però passa ancora dalle mani dalla tradizione.

(Continua)