Al centro della Bergamo Alta così come al centro della sua storia…
Entrare a Palazzo della Ragione è varcare la soglia di uno dei primi palazzi comunali d’Italia che ancora oggi, con la sua architettura e in quanto sede di rilevanti eventi d’arte, continua ad essere espressione storica, artistica e culturale della città.
Un edificio antichissimo che fu edificato al tempo del Sacro Romano Impero, tra il 1183 e il 1198, e che oggi meraviglia lo sguardo di chi si sofferma ad ammirarne l’ancora originaria struttura medioevale.
È l’autentico testimone di un lontano tempo andato e della vita cittadina lì intensamente vissuta: durante il dominio dei veneziani fu sede del tribunale di giustizia poiché tra le sue mura i giudici ascoltavano i contenziosi nati tra i cittadini e sentenziavano, usando la "ragione", su chi, a norma di legge, avesse appunto ragione; da qui l’attuale denominazione di Palazzo della Ragione, un tribunale assai elegante rivestito dalla bellezza artistica di numerosi affreschi come quelli della sala delle "capriate" strappati da chiese e abitazioni o quelli, pregiati, realizzati dal Bramante.
Un tempo storico, artistico e civile attraversa dunque le mura di questo importante edificio civico, un tempo ancora scandito dalla meridiana posta sotto il porticato: basta alzare lo sguardo verso uno dei capitelli del colonnato e intercettare lo "gnomone", la parte di un orologio che proietta la propria ombra sulla meridiana incisa nel marmo della pavimentazione e che con precisione ne annuncia il mezzogiorno locale e la data.
Non si può fotografare Bergamo contando su un unico scatto panoramico, ne servono almeno due: il primo per catturare dal basso gli scorci storici della Città Alta, cinta tra le sue mura medievali e le sue case antiche; il secondo azionato invece dall’alto per focalizzare la Città Bassa, di moderna bellezza e dall’aspetto elegante e raffinato.
Due istantanee, dunque, per due differenti volti di un’unica città, entrambi valorizzati nel loro contrapporsi: risalire tra le scalinate per raggiungere la parte alta ed entrare nelle vecchie mura (o attraversarle con la funicolare) ci sorprenderà grazie al fascino di storiche prospettive,, mentre il ridiscendere verso il basso toglierà il fiato su un panorama caratterizzato dalla serenità della sua armonia compositiva.
Bergamo è alta e bassa, nell’insieme una meraviglia squisitamente italica, una miscellanea di storia, arte, musica e paesaggio: nasce romana, si sviluppa nel Medioevo e prospera soprattutto sotto il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia, all’insegna di un crescente benessere e sviluppo economico; una prosperità che ha lasciato il segno nei monumenti, nei palazzi, nelle chiese e nelle piazze, ben conservati e che non si è mai arresa, soprattutto nella città bassa, centro delle attività produttive, dove il benessere economico non è mai stato all’ombra del vigore di storia ed arte, tanto che è proprio a Bergamo che nacque il villaggio di Crespi d’Adda, l’unico esempio di archeologia industriale riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Gli scatti di Bergamo sono anche diapositive che raccontano i capolavori di musica ed arte che contraddistinguono la vivacità culturale di questa città: così le immagini possono rievocare celebri musicalità, come quella di Gaetano Donizzetti tra i più grandi operisti dell’Ottocento, la cui storia si può ripercorrere visitando il Museo Donizzettiano o la sua casa natale in Bergamo alta, o il teatro cittadino a lui intitolato e dove, in ogni stagione, si applaudono i suoi successi.
Gli scatti diventano invece artistici nelle sale dell’Accademia Carrara, la pinacoteca che ospita una delle collezioni di opere del Rinascimento Italiano tra le più importanti d’Europa e dove è possibile ammirare maestri come Botticelli, Mantegna, Bellini e Raffaello.
A Bergamo Alta le vie dell'arte si intrecciano a quelle della storia: circondata dalle mura con la sua atmosfera medievale, custodisce, tra le strette vie ciottolate, antichi resti romani, chiese rinascimentali, palazzi settecenteschi e facciate neoclassiche che impreziosiscono la celebre Piazza Vecchia; una suggestiva passeggiata che consentirà di catturare gli scorci architettonici del Duomo, della Basilica di Santa Maria Maggiore, del Palazzo della Ragione, del Castello di Cavernago, del Battistero o della Cappella Colleoni. Scatti, angolature, prospettive sempre diverse ma che testimoniano l’autenticità di una bellezza ancora squisitamente italica.