Teatro Olimpico

"È un teatro d’altri tempi, realizzato in piccole proporzioni e di bellezza indicibile": così Goethe nel suo Viaggio in Italia, tra le meraviglie artistiche di Vicenza. 

Impressioni di viaggio, impressioni suscitate da un genio artistico che ancora oggi si manifesta in tutta la sua grandiosità perché, aggirarsi nelle sale sceniche del Teatro Olimpico è come sfiorare il vertice assoluto della creatività di Andrea Palladio, il grande architetto rinascimentale che lo progettò ispirandosi ai più antichi teatri romani descritti da Vitruvio. 

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Entrare in questo luogo è sempre un’emozione: si respira teatralità dinnanzi alla cavea gradinata ellittica, cinta da un colonnato, con statue sul fregio; e poi ancora percepire l’enfasi delle rappresentazioni in una eco che sembra calcare il palcoscenico e il suo maestoso proscenio tra due ordini architettonici, le arcate e il ritmo dato dalle semicolonne, all’interno delle quali si trovano edicole e nicchie con statue e riquadri con bassorilievi. 

Il gioco architettonico di aggetti e nicchie intensifica la suggestiva illusione delle profondità, dell’immedesimazione nei tempi e negli spazi scenicamente rappresentati: in scena vi è la prima rappresentazione dell’Edipo Re di Sofocle in occasione del Carnevale del 1585; dalle cinque aperture del proscenio, grazie ad un raffinato gioco prospettico, la scenografia lascia intravedere in prospettiva le sette vie della città di Tebe con la sensazione, ancora oggi, di poterle attraversare. 

Tra illusioni e giochi architettonici, il Teatro Olimpico è una meraviglia che racchiude insieme genialità e bellezza.

Il Territorio
Vicenza

Vicenza e la sua magnificenza: squisitamente italica, storica, artistica e architettonica, si lascia ammirare in ogni suo vicolo e dettaglio, consegnando al visitatore tutto il fascino delle sue armoniose proporzioni e delle sue raffinate forme architettoniche. Immersa nelle ampie vallate dell’Alto Vicentino, Vicenza è uno dei luoghi più belli del Veneto e dell’Italia laddove l’architettura si sposa in modo armonico con la struttura urbanistica in un intreccio di forme ed arte che sontuosamente attraversa palazzi, ville, monumenti e chiese. 

La storia della città è principalmente legata alla Repubblica Serenissima di Venezia a cui fu assoggettata dal 1404 fino alla fine del XVIII secolo mentre la sua storia artistica è profondamente segnata dal genio creativo di Andrea di Pietro della Gondola detto il Palladio, il grande architetto rinascimentale che con la sua opera rivoluzionò il concetto stesso di architettura nel mondo: una universalità nuovamente celebrata nel 1994 quando la “città del Palladio” con il suo Teatro Olimpico, il Palazzo Chiericati, la Basilica e ventiquattro magnifiche ville palladiane, viene riconosciuta Patrimonio Unesco dell’Umanità. 

Vicenza è quindi una città d’arte immersa in una contemporaneità di eccellenze e di maestrie: è come se la storica influenza palladiana, quella del genio artistico, abbia segnato e pervaso, nel tempo, di una brillante creatività la naturale vocazione all’impresa di questo straordinario territorio. 

Un’industria creativa dal gusto squisito e distintivo riconosciuto e riconoscibile in tutto il mondo nel pregio di quell’autorialità che si indossa, che si beve o che arreda.

(Continua)