Colle di Val d’Elsa è uno dei più suggestivi luoghi della Val d’Elsa: la città è situata tra le verdi colline del Chianti con vicino Firenze, San Gimignano e poi Siena.
Ha in sé il fascino del borgo e tutto il valore storico di un distretto produttivo d’eccellenza: è infatti nota, a livello internazionale, come la “Boemia d’Italia” per la lavorazione artistica di cristalli di alta qualità.
Già nel XIV secolo nelle botteghe del territorio si realizzavano vasi e oggetti in vetro mentre nelle stanze colligiane del Convento degli Agostiniani l’operosità dei maestri del vetro cresceva in pregio e produttività.
È del 1577 l’emanazione di un’ordinanza granducale che allontanava dallo Stato fiorentino il “vetro forestiero”, provvedimento adottato con l’intento di salvaguardare l’eccellenza di una più originale produzione toscana e colligiana.
La tradizione artigiana si raffinò soprattutto dal 1830 quando un vetraio di origine boema, Giovan Battista Schmid, rilevò proprio a Colle di Val d’Elsa una vetreria, istruendo le maestranze del luogo alle nuove alchimie della lavorazione del cristallo, materiale più lucente rispetto al vetro e dal suono più pieno.
Schmid non aveva scelto a caso: il territorio di Colle, oltre che alla bellezza del borgo e del paesaggio, offre risorse non indifferenti per la produzione vetraria.
Lo spazio circostante al borgo è ricco di boschi e quindi di legna per i forni di cottura e per il ricavo di ceneri; nella valle l’acqua è abbondante; le vicine cave della Montagnola senese fanno parte di un sistema naturalistico ricco e variegato e, tra querceti, eremi e castelli, costituiscono un prezioso pozzo di sabbia silicea; abbondanti anche quarzo, manganese e bario, minerali necessari alla produzione del vetro, che facilitano la chimica per la lavorazione di un cristallo di altissima qualità.
Il cristallo di Colle Val d’Elsa è rinomato infatti per la sua particolare lucentezza conferita proprio dagli elementi silicei presenti in questo territorio che attualmente rappresenta una delle più importanti realtà produttive: a Colle viene prodotto il 15% del cristallo di tutto il mondo e il 95% di quello italiano. L’attenzione del mercato mondiale è legata all’intuizione dei produttori colligiani di coniugare tradizione e innovazione.
La “Boemia d’Italia” è dunque un vero e proprio ecosistema del vetro in cui gravitano arte e artigianato, manifattura ed eccellenza, storia e paesaggio: botteghe e saper fare sono incorniciati nella cosiddetta parte “bassa” di Colle, che è il centro delle attività produttive dove è possibile assistere al lavoro dei maestri del vetro; nella Colle “alta” invece l’atmosfera è resa particolarmente suggestiva da quell’insieme di vicoli medievali e piccole piazze in cui risaltano le bellezze architettoniche della città, dalla Porta Nova alla Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, dalla Cattedrale all’antico Palazzo del Podestà.
All’interno del paese svettano ancora le cosiddette case-torri, costruzioni medievali che fungevano da abitazione ed offrivano rifugio ai visitatori: oggi definiscono un profilo architettonico caratteristico alla cittadina. Tra questi incredibili scorci non manca infine l’offerta culturale di importanti musei, da quello del Cristallo a quello civico di Arte Sacra.