Più antico di Roma
Formello è un comune appartenente alla città metropolitana di Roma e, più in particolare, si trova immerso nel Parco regionale di Veio, un’area naturale protetta, delimitata dalla Cassia e dalla Flaminia. Basterebbero queste poche informazioni per farsi un’idea dell’importanza di questo luogo a livello storico, custode di un passato antico, reso immortale dalle tracce di cui fa esperienza chiunque decida di allontanarsi dalla capitale per immergersi nei suoi dintorni.
Veio fu infatti una delle città etrusche più importanti e si potrebbe considerare un museo a cielo aperto; anche a Formello, però, si incontra la storia nel Museo dell’Agro Veientano, uno dei centri del Sistema Museale Maneat, che punta a valorizzare la diffusione della ricerca archeologica ed etnografica attraverso un lavoro di rete.
Antico contemporaneo
Della civiltà etrusca, però, oggi non rimangono soltanto i reperti, ma gli echi di un sistema produttivo antico che ancora si riverbera nelle lavorazioni dei metalli come il rame, il ferro battuto e l’oro che nei secoli ha sviluppato due diversi tipi di manifatture: una più “colta”, diffusa nella zona della Sabina, e una più “provinciale” ma non per questo meno raffinata, ancora presente nelle zone settentrionali del Lazio.
Accanto a queste produzioni si trovano ancora ceramiche autoriali, arazzi, tovaglie decorate a mano, basta addentrarsi nelle botteghe che ancora popolano la provincia romana; molta importanza ha poi l’estrazione e la lavorazione del travertino, elemento fondamentale dell’urbanistica di tutto l’impero romano e - più in generale - dell’architettura della capitale, che ancora appare una tela dipinta di bianco, grazie all’utilizzo di questa pietra.
In mutuo soccorso
Un punto di vista interessante su questo territorio viene dalla presenza a Formello del Museo del Mutuo Soccorso, uno scorcio unico, un’occasione per raccontare la storia della mutualità italiana e dell’associazionismo, che ancora oggi rappresentano valori di solidarietà e condivisione sociale, che possono fare la differenza nell’economia del paese. In modo differente ma con uguale spirito di collaborazione, la Fondazione Baruchello fa da punto di riferimento nella diffusione dell’arte contemporanea, inserendosi in un crocevia di trasformazione territoriale, ambientale e culturale che vede la coesistenza di piccole e medie imprese, pratiche agricole e zootecniche ancora attive, risorse archeologiche, transito continuo dalla periferia alla città; la Fondazione Baruchello costruisce la propria azione attraverso l’idea che l’arte sia un linguaggio per pensare e immaginare forme diverse di esistenza e coesistenza nel mondo.