L’isola del vetro
È un lembo di terra che racchiude una storia tanto particolare quanto incantevole.
Quello di Murano è un passato territoriale fatto di trasparenza e lo si può leggere tutto d’un fiato, anzi d’un soffio, esplorando i confini di questo piccolo isolotto bagnato dalle calme acque della laguna di Venezia: è qui che operano, con ineguagliabile finezza e sapienza artistica, delle autentiche maestranze che, da tempi lontanissimi, vestono i panni di artigiani del vetro.
Murano è l’isola del vetro, la cui lavorazione artistica si sviluppò a partire dall’VIII secolo anche in questa ampolla di terra, soffiata a pochi chilometri da Venezia: la creazione di oggetti in vetro risalirebbe invero all’antico Egitto, sviluppandosi fino all’epoca dei romani ma fu solo dopo molti secoli che si consolidò in vera e propria arte. Alcuni commercianti veneziani ad esempio importarono, da Bisanzio fino in laguna, l’abilità di questo saper fare e, nel 1291, per prevenire gli incendi sulla terraferma causati dal processo di lavorazione del vetro nelle fornaci, la Serenissima Repubblica di Venezia trasferì a Murano tutti i laboratori dei maestri vetrai.
E da allora quest’area lagunare è rimasta così, una fabbrica galleggiante di meravigliosi manufatti artistici, formata da nove piccole isolette legate tra di loro da piccoli ponti e con in mezzo il Canal Grande.
Murano è questo insieme di case rinascimentali, basse e colorate, di cavalcavia tra i canali, del suo caratteristico faro bianco e poi delle sue vie, disseminate di botteghe: scrigni del vetro in cui dinastie di maestri vetrai hanno racchiuso il loro segreto fatto di sabbia, fuoco e aria, custodito gelosamente entro i confini della propria isola, tanto che agli stessi maestri fu imposto un veto, mai lasciare la Repubblica!
Un divieto necessario, per tutelare il monopolio di una produzione che si andava definendo come sempre più autentica e pregiata: Murano è ancora oggi un laborioso vivaio di artigiani e autorialità che lavorano il vetro come da tradizione e per farne opere originali, uniche e di indiscusso valore.
L’isolotto rimane così un territorio assai circoscritto all’interno del quale è però intercettata la più alta densità di produttori del vetro artistico italiano in Europa. Murano è il cuore pulsante di un sapere artigiano millenario, consolidatosi nel tempo e oggi impresso nell’originalità del marchio di qualità “Vetro artistico®Murano”.
Tra alchimia e arte, la produzione del vetro artistico
Il vetro è di per sé un corpo solido ma diventa liquido se lavorato ad alte temperature: è in quest’attimo di fuoco che questa materia trasparente si rende morbida e malleabile; un istante di docilità in cui si concentra quell’atto creativo attraverso il quale i maestri vetrai di Murano realizzano opere uniche, che fanno del vetro un autentico oggetto d’arte.
L’esperienza conseguita nel tempo dagli artigiani muranesi ha elevato le possibilità di lavorazione del vetro e non sono stati pochi i mastri vetrai che nell’isola delle fornaci sperimentarono e innovarono particolari tecniche di lavorazione, creando effetti visivi e cromatici particolarmente suggestivi.
A Murano nel Quattrocento, Angelo Barovier ottiene l’esclusiva nella produzione di un vetro particolarmente pulito, molto simile per trasparenza al cristallo e realizzato grazie ad una tecnica di lavorazione da lui stesso ideata e dalla quale riusciva ad ottenere il cosiddetto “vetro cristallino”. Accanto alla produzione isolana di vetri colorati, questa nuova tipologia divenne una vera e propria eccellenza del distretto muranese e veneziano e contribuì ad un altro tipo di innovazione che ha legato “il cristallino” allo sviluppo delle moderne lenti da occhiale.
È però anche il XX secolo a segnare un momento rivoluzionario nella storia della lavorazione del vetro di Murano, perché è in questo periodo che la tecnica del saper fare incontra ancor di più la creatività di artisti e designer italiani ed europei, originando una produzione di esclusiva eccellenza. Picasso, Fontana e Chagall realizzano le loro opere di vetro alla scuola dei maestri vetrai del luogo, coniugando tecniche antiche con il loro spirito artistico e creativo.
Arte e vetro si incontrano ancora a Murano nel suo Museo del Vetro, qui è possibile ammirare, una ricchissima collezione di oggetti in vetro decorati, prodotti a partire dal XV secolo fino ai ai nostri giorni: un viaggio tra le testimonianze dei mutamenti del gusto e dello stile, della sperimentazione di tecniche sempre nuove, tra i riflessi di una tradizione vetraria divenuta segmento del lusso e sinonimo di italian style.