Nuoro

L’Atene della Sardegna custodita tra boschi di lecci e sugheri 

La regione sarda della Barbagia è un luogo storico e naturalistico, si nasconde nella parte nord orientale dell’isola. Si nasconde perché riparato all’ombra di secolari querceti, addensato da boschi di lecci e sugheri, come uno scrigno di vegetazione mediterranea che contiene in sé un paesaggio altro: una città intrisa di cultura e tradizioni millenarie, ricca di musei e centri d’arte, espressione, nel tempo, di importanti personalità artistiche e letterarie. 

Nuoro è sempre stata considerata l’Atene Sarda, e lo è ancora grazie ad un vivo fermento culturale e alla custodia di valori e importanti tradizioni, un’eredità sempre accolta, visibile non solo nelle testimonianze architettoniche o nei luoghi di cultura ma intuibile nello spirito stesso dei nuoresi, decisi e attivi nel rendere perpetuo il valore di ogni tradizione ereditata. Ed è in questo spirito che spesso cultura e manifattura si incontrano. 

La percezione di questo sentire è immediata vivendo la città, che a sua volta vive ogni aspetto della sua storia: si parte dal suo centro urbano con la piazza dedicata al poeta originario del luogo, Sebastiano Satta, celebrato in un monumento scultoreo dell’amico Francesco Ciusa.  

Altre sculture, in pietra e bronzo, definiscono la bellezza di questo largo urbano: appartengono allo scultore Costantino Nivola che fece dei materiali della tradizione locale, il valore della sua arte, riconosciuta a livello internazionale. A Orani, nei pressi di Nuoro, centro della lavorazione del metallo, le opere di Nivola sono custodite all’interno dell’omonimo Museo, galleria dedicata anche all’arte contemporanea, al paesaggio e alle tradizioni. 

Nello storico quartiere di San Pietro, in via Grazia Deledda, è il Museo Deleddiano, allestito nella casa natale della scrittrice sarda e Premio Nobel per la letteratura 1926. Un viaggio autentico e ancora intatto tra le scritture e gli oggetti personali di questa intensa autrice. 

È il Museo Regionale Etnografico a raccontare invece, con la sua collezione permanente, la storia del costume e della manifattura artigianale: un’esposizione di costumi tradizionali e di maschere carnevalesche della Barbagia accanto a gioielli, tappeti e arazzi e alle tipicità di pane e dolciumi. 

Testimonianze delle antichissime origini di Nuoro sono poi reperibili in alcuni quartieri storici e soprattutto nel sito archeologico di Tanca Manna, parco urbano caratterizzato da un suggestivo e granitico nuraghe a monotorre che domina l’intera città. 

Dall’alto del Monte Ortobene è invece il Cristo Redentore che sovrasta panoramicamente la città. Questo monumento in bronzo è meta della processione religiosa che si celebra in agosto durante la festa del Redentore, un momento che unisce devozione e spiritualità, tradizione popolare ed identità isolana: ad accompagnare la processione sono eventi come la sfilata dei costumi tradizionali della Sardegna e i canti polifonici della tradizione musicale di Nuoro, cosiddetti a Tenores e Gosos.   

Antichi saperi e non solo, il paesaggio produttivo della tradizione 

Terra ricca di tradizioni e di antichi saperi, la città di Nuoro sa esprimersi anche attraverso un paesaggio produttivo che estende i suoi orizzonti urbani ad una dimensione provinciale. 

La tradizione artigianale nuorese è diffusa su tutto il territorio e abbraccia diversi settori: produzione manifatturiera classica è rappresentata dalla realizzazione delle cassepanche in legno di noce o di castagno, impreziosite con la tecnica manuale dell’intarsio; l’orbace è il tessuto che sta alla base della tradizione tessile di tappeti e coperte; non manca poi una importante lavorazione della ceramica o dei cestini e soprattutto quella relativa ai gioielli in oro, argento e filigrana. 

Botteghe e laboratori artigianali animano questo distretto della tradizione, ne custodiscono il recupero e ne studiano i processi d’innovazione. 

Tipicità originaria e parte importante dell’attuale economia, rimane la produzione agropastorale, tradizione di territorio che sa esprimersi nel settore del caseario o nella produzione di olio di oliva, vino e mandorle.  

A Nuoro anche la pasta è tradizione, la lavorazione ha una storia millenaria scritta dall’artigianalità delle massaie prima e dei pastai poi, artigiani capaci di mettere le mani al servizio della qualità più genuina e altrettanto capaci di integrarsi al confronto enogastronomico con il cosiddetto “invasore” o “migratore”, mescolando le ricette del loro saper fare con quelle di derivazione esotica e ottenendo una varietà e una tipicità dell’insieme che si traducono nell’unicità.