Treviso

Città cortese

Elegante e sobria, Treviso è una città adagiata sullo sfondo della media pianura veneta, a pochi chilometri da Venezia. È attraversata dal fiume Sile che le concede lo scenario e il fascino di quella vita in città che scorre quieta e serena.

I canali caratterizzano le vie fino al centro storico, circondato da antiche cinte murarie di epoca romana. La città è tutta qui dentro. Diventa centrale nella Piazza dei Signori, con il duecentesco Palazzo dei Trecento, il Palazzo del Podestà e la Torre Civica. Al centro è anche il Duomo, cattedrale dallo stile neoclassico che custodisce la preziosa Annunciazione di Tiziano.

È tra i portici di Calmaggiore che Treviso vive una quotidianità che si estende e si rivela dentro a luoghi e scorci inaspettati: ci sono i locali storici ma anche i caratteristici mulini, il verde urbano appartiene all’eleganza dei salici piangenti e la tradizione è un’isola mercatale, la Pescheria.

Tranquilla e a misura d’uomo Treviso è la “città cortese”, esprime la sua produttività e le sue eccellenze in un ampio respiro provinciale, definito nel territorio della cosiddetta Marca Trevigiana, profilo territoriale definito ancora oggi dalla signorilità di raffinate residenze e dalla naturalezza di importanti fiumi, da rigogliose colline e verdeggianti campagne.

La Marca Trevigiana, tra paesaggio e produzione

Quello della “marca” trevigiana è l’antico nome utilizzato per definire ed inquadrare territorialmente la provincia di Treviso. Il territorio provinciale si distingue per un profilo paesaggistico straordinario, è qui che valori di ordine storico e culturale si uniscono ad un suggestivo ritratto naturalistico attorno al quale è definita anche l’attività produttiva.

Riserve naturali tipicamente alpine costituiscono l’estensione di boschi, i fiumi del Piave, del Sile e del Livenza attraversano l’amenità delle campagne, mentre la zona settentrionale è puntellata dalle colline di Conegliano e Valdobbiadene, coltivate a vigneti ed espressione di una produzione d’eccellenza, quella del Prosecco.

La provincia trevigiana, con quelle di Padova e Venezia, è espressione di un’altra produzione pregiata e di complessa lavorazione: si tratta del Radicchio Rosso, specialità tardiva di Treviso mentre altra produzione, da estimatori ed eccezionalmente trevigiana, è quella legata al caviale, esportato anche all’estero. La sua qualità è assai ricercata, tanto da competere, primeggiando, con la concorrenza russa.

Antichi mestieri e tradizione artigiana sono ancora presenti con lo spessore dell’essere sia realtà economiche che sociali, fonte di ricchezza e occupazione insieme. Il saper fare di un tempo traccia, nella provincia trevigiana, una caratteristica mappatura che coinvolge in particolare l’artigianato, siamo a Conegliano, Asolo, Borso del Grappa e Cison di Valmarino.

Tra Conegliano e Asolo l’artigianato è espressione assai variegata, si mantiene nella definizione di “mestiere” e coinvolge il saper fare tessile o la lavorazione del legno. È qui che seta e lana diventano creazioni di pregiata manifattura come lenzuola ricamate, tovaglie e tappeti.

A Borso del Grappa il legno è la materia prima scolpita e dipinta per la realizzazione di originali pipe, dalle forme artistiche e ricavate da legni particolari come quello di Carpino e Marasco, prescelti per la loro particolare fragranza.   

Cison di Valmarino è il centro propulsore di un evento interamente dedicato all’artigianato e che coinvolge annualmente, nella stagione estiva, l’Artigianato Vivo di tutto il Veneto. Dalle piccole botteghe è il raduno di maestri artigiani, artisti del vetro, ceramisti e intagliatori, tessitori e maestri del ferro e del legno, tutti coinvolti in mostre e laboratori formativi per riscoprire e celebrare gli antichi mestieri dell’artigianato territoriale.