Massimiliano Giordano è un designer che viaggia tra creatività, tecnica e intuizione.
Oggi come ieri. È cresciuto in una famiglia di creativi: il padre era scultore, la madre pittrice e nel corso della loro storia professionale e artistica hanno sempre avuto un laboratorio nel quale poter creare, ora con la ceramica, poi con il cuoio fino a lavorare il vetro e specializzarsi nella realizzazione di collezioni di oggetti in vetro anche da tavola e per la ristorazione.
Un’esperienza creativa che si è consolidata nel tempo, la cui produzione artigianale si colloca attualmente nel territorio campano di Avellino.
Massimiliano ha sempre respirato quest’aria intrisa di creatività artigianale e artistica, si è sempre accostato a questo creare con le mani, così come ha visto fare in scultura o in pittura, con la ceramica o con il vetro, fino a iniziare il suo viaggio personale fatto di studi artistici e disegno industriale, e verso una meta che non è mai un punto d’arrivo.
Anzi, il viaggio di Massimiliano è spesso il principio di un nuovo percorso, di un’esperienza sempre più raffinata e definita. Dalla Campania è iniziato il viaggio di una vita che lo ha portato prima a Copenaghen e poi a Vienna per definire la geografia di un design essenziale e nord europeo, fatto di linee e regolarità geometrica ma che la creatività personale ha poi tradotto nell’inedito di una perfetta sintesi con la cultura artigianale e di prodotto che caratterizza la tradizione italiana.
È da queste contaminazioni di viaggio che è nato il suo Atlasproject, un progetto creativo per l’arredamento fatto di esclusive collezioni dedicate alla creazione di originali specchi e pannelli decorativi, tavolini e complementi d’arredo, un atlante geo stilistico capace di creare connessioni tra le diverse voci del del design, da quello scandinavo a quello mitteleuropeo, equilibrato da quel saper fare italiano che non rinuncia alla cultura di prodotto e di qualità, alla tecnica della tradizione e al gusto e ai colori dei luoghi che li esprimono.
Per Massimiliano le espressioni creative del Nord Europa e quelle mediterranee hanno entrambe degli eccessi che lo stile di Atlasproject riesce però ad armonizzare ottenendo essenzialità ed eleganza.
Ogni contaminazione passa in particolar modo attraverso l’elemento dello specchio, rotondo o rettangolare, dalle linee geometriche e sicuramente decorativo. Gli specchi delle collezioni Atlante e Itinera sono creazioni simbolo, che offrono la possibilità di ritrovarsi al centro di qualcosa, riflettendo la persona nel mondo e nello stile rappresentato, per proiettarsi verso orizzonti sempre nuovi e diversi.
Le linee proposte da Atlasproject sono come piccoli atlanti di questo viaggio continuo d’ispirazioni, esprimono figure primarie che fanno dell’essenziale anche la moderna interpretazione della tecnica tradizionale della legatura a piombo.
Se l’ispirazione è oltralpe, la lavorazione è interamente realizzata in Italia, ogni specchio è lavorato con tagli dei singoli pezzi attraverso macchinari di alta tecnologia per ottenere forme precise e particolari, per tagliare qualsiasi tipo di materiale aggiuntivo e decorativo, dal legno al vetro, ai metalli, alle pietre.
Le lavorazioni di finitura e l’assemblaggio sono di cura esclusivamente artigianale, eseguite a mano: il rame o l’ottone vengono spazzolati a mano, le pietre o la pelle trattate in superficie, ogni pezzo segue la linea del disegno per essere montato con cura, a mano, per renderci protagonisti di un viaggio di vita, sempre nuovo.