Maison Dressage nasce una sera d’inverno in un bar di Trieste, due amici di lunga data si sono dati appuntamento lì. Rossella ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a Venezia e poi ha studiato moda, poco distante dal locale in cui si trovano adesso; Matteo invece si è formato alla facoltà di Architettura dell'Università di Trieste. C’è stima reciproca e il desiderio di creare una connessione tra le loro capacità, di dare una forma alla loro intesta creativa. Come fa sempre, Rossella ha una penna in mano e disegna su un tovagliolo di carta il busto di una donna, ha il collo lungo, il volto ricorda alcuni disegni di Schiele, la loro posa storta, lo sguardo tetro. Anche Matteo estrae una biro e aggiunge alcuni elementi all’immagine: sono linee, dettagli, sono richiami ad un immaginario lontano ma allo stesso tempo attualissimo. Il primo prototipo esiste già ed è immortalato su quel fazzoletto.
Nel giro di poco tempo, Matteo e Rossella si mettono all’opera e decidono di sviluppare una linea di accessori in pelle che traggano ispirazione dal contesto fetish ma che se ne distacchino alla ricerca di un’identità moderna. Sono collari, bracciali, harness ma anche zaini, borse, abiti, portafogli che reinterpretano l’arte e l’architettura, le linee geometriche che ne regolano l’equilibrio. Alla base del lavoro c’è l’idea che ogni decorazione può diventare funzionale, che la forma e il materiale possono essere utili all’anatomia dell’oggetto.
Lo sviluppo e la creazione dei prodotti avvengono nello stesso atelier, dopo un’attenta scelta dei materiali, tutti biologici e naturali, tutti italiani. Matteo e Rossella fanno della loro produzione una scelta etica per una moda lenta e duratura, che superi il concetto di tempo, proprio come le loro collezioni; non a caso è la pelle il materiale che meglio interpreta il loro sentire: plasmabile, resistente ed elegante, dà sicurezza a chi lo indossa.