Il percorso di Tommaso Garavini artista non è facilmente distinguibile da quello personale: entrambi infatti si caratterizzano per una ricerca mai sazia e per la volontà di oltrepassare i limiti di ciò che si conosce e fare sempre un passo oltre.
Si può dire che Tommaso sia cresciuto con la matita in mano e la valigia mai disfatta: da piccolo gira il mondo assieme la famiglia e non si ferma nemmeno quando è il momento di scegliere cosa fare della propria vita. Il disegno è il suo compagno più fidato, per questo si dedica da subito a farne un mestiere: sculture, quadri e poi mostre.
Studia scenografia, lo fa di mestiere sia in teatro che al cinema fino a quando con un caro amico designer decidono di mettere in piedi uno studio, Rotalab. Da due, i soci diventano tre e per quindici anni lavorano come interior, insieme.
Quando viene il momento di sparpagliarsi per l’Italia, Tommaso decide di concentrarsi sulla creazione di prodotti d’arredo design.
Una forte ispirazione gli arriva dalla Carpenters Workshop Gallery: nella sua idea il confine tra design e scultura deve essere sottile. La funzione dell’oggetto rimane, ma l’estetica domina.
I materiali che Tommaso sceglie per i suoi manufatti artistici sono vari, proprio perché la sperimentazione rimane la base del suo lavoro. Il legno ha un posto privilegiato, Tommaso lo definisce un materiale più umano e può lavorarlo senza l’aiuto di maestranze specifiche.
Tommaso sceglie di mostrare sempre le materie prime per quelle che sono, non vanno tinte, non vanno nascoste. Tutti i suoi progetti vengono costruiti con materiale grezzo, il cambiamento insito nei materiali fa parte dell’opera.
Gli arredi design di Tommaso Garavini hanno linee non usuali, mostrano un oggetto fotografato nell’attimo del suo movimento segreto, quando non c’è nessuno lì a guardarlo. Il materiale appare come un muscolo in tensione, nel momento prima in cui sta per correre altrove. Questo rimane della scultura negli arredi artigianali di Tommaso: una scintilla di vita, nascosta lì dentro, da qualche parte.